Dio e l’armonia dell’universo

 

Dio e l’armonia dell’universo

dalla Monadologia; pagine 270-271


1) Che cos’è che limita la <<recettività>> delle creature?

Dio, ha dotato le monadi di qualità e perfezioni in proporzione alla loro capacità recettiva. Queste sono limitate, perché se le monadi fossero state create perfette in tutto, sarebbero state troppo identiche a Lui.


2) In che senso <<le creature, le azioni e le passioni sono reciproche>>?

Nel senso che Dio, creando ogni monade, ha presenti tutte le altre e quindi le adatta reciprocamente. Ogni monade è inoltre attiva in quanto Dio ha tenuto conto di essa creando le altre, ma anche passiva in quanto ha tenuto conto delle altre creando lei.


3) Da che cosa è motivata la scelta di Dio?

La scelta di Dio, è motivata da una <<ragione sufficiente>> che risiede nella ricerca del “meglio”, corrispondente al massimo grado di perfezione compatibile con la creazione. Dio ha scelto il meglio in base alla sua saggezza e bontà e lo ha realizzato grazie alla sua potenza.


4) In che senso <<ogni corpo risente di tutto ciò che avviene nell’universo>>?

Nel senso che all'interno dell'universo, a causa della continuità della materia, non ci sono vuoti e di conseguenza, ogni corpo è connesso agli altri in una catena senza fine. Ne deriva che ogni evento, per quanto minimo, può avere un'influenza anche su fatti che accadono molto lontano.


5) Leibniz afferma che le monadi hanno un’influenza <<ideale>> le une sulle altre. Spiega perché usa questa espressione.

L'influenza che le monadi hanno, viene definita <<ideale>>, perché questa non può avere il suo effetto, se non per l'intervento di Dio, considerato la monade suprema e quindi quella più perfetta e appunto ideale fra tutte.


6) Secondo il filosofo il nostro è il migliore dei mondi possibili. Prova a confutare questa tesi, immaginando di essere un suo interlocutore.

Signor Leibniz, sono in disaccordo con la sua tesi, in quanto l'originaria e ideale concezione del mondo, ideata da parte di Dio tramite saggezza e bontà, viene distrutta quotidianamente dalla troppa libertà e potenza attribuita agli uomini che permette loro di influenzare gli equilibri nell'universo. Gli esseri umani, trasformano questo mondo inizialmente perfetto, in una realtà piena di terrore e scompiglio, perché come lei ben sa, esso è avido, egoista e violento. In questo caso non voglio mancarle di rispetto ma devo dare ragione al suo collega Thomas Hobbes.

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