La critica al dogmatismo del sapere tradizionale

 La critica al dogmatismo del sapere tradizionale

da Galilei, Dialogo sopra i due 

massimi sistemi del 

mondo; pagine 66-67


1) Qua l'è è la risposta del peripatetico al <<anatomista>>, che lo interroga sulla conformazione del sistema nervoso appena osservato?

L’aristotelico, risponde rinnegando quanto vede con i propri occhi, ammettendo di non poter accettare tale risultato poiché contrario alla lezione di Aristotele e quindi al principio di autorità.


2) In che senso nei testi di Aristotele <<è ogni cosa>>?

Con <<è ogni cosa>>, si intende un tutt’uno tra forma e materia, e questa unione è inscindibile.


3) Spiega quale significato riveste l’espressione ipse dixit nel contesto della riflessione galileiana?

L’espressione ipse dixit (“lo ha detto”) si riferisce sostanzialmente al principio di autorità, a cui Galileo contrappone le <<sensate esperienze>>, ovvero le esperienze ottenute mediante i sensi, in particolare mediante la vista, che ci mette direttamente a contatto con l'oggetto dell’indagine.


4) Chiarisci che cosa intende Simplicio parlando del <<volgo>>.

Simplicio, intende che Aristotele, non ha scritto per il volgo, ovvero per il popolo. Con ciò vuole trasmettere che le nozioni, le idee e le tesi di Aristotele non siano per tutti, ma per pochi colti.


5) Facendo riferimento al brano, illustra quali sono i fondamentali della critica di Galileo al dogmatismo ed esponi il tuo punto di vista in proposito.

Principalmente, Galileo si oppone al principio di autorità, affermando che si contrappone alle esperienze ottenute mediante i sensi, ovvero le uniche che ci mettono direttamente in contatto con l’oggetto dell’indagine e rendono queste ultime, veritiere e attendibili. Personalmente condivido questo aspetto e penso che ormai la Chiese abbia ben poca influenza nel ambito della scienza e sono dell'idea che le religione e verità scientifiche dovrebbero rimanere due cose distinte.

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