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Visualizzazione dei post da novembre, 2021

Galilei: la nascita della scienza moderna

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  Galilei: la nascita della scienza moderna → pagine 56-63 Grazie a Galileo (1564, Pisa-1642) , la scienza viene svincolata dalla fede e dall’autoritarismo della tradizione aristotelica, assumendo il carattere oggettivo che ancora oggi la contraddistingue La novità della posizione di Galileo -a lui si deve la prima verifica empirica della teoria copernicana → diventa una vera e propria teoria scientifica, dotata di significato fisico oggettivo -la novità della posizione di Galileo consiste proprio nel sostenere che il copernicanesimo rispecchia la vera struttura fisica dell’universo, e non è semplicemente una delle tante congetture possibili sulla sua configurazione -nel 1609 punta il telescopio al cielo per provare che il Sole è al centro del nostro sistema planetario → svolta epocale, cancella secoli di convinzioni circa l’incorruttibilità e l’insondabilità dei corpi celesti e decreta che anch’essi possono diventare oggetto di studio e di ricerca scientifica -G

La rivoluzione scientifica

  La rivoluzione scientifica: pagine 50-55 I caratteri e lo scenario della rivoluzione scientifica -tra il Cinquecento e il Settecento in Europa: rapido progresso delle scienze → elaborazione di un nuovo metodo basato sull’osservazione → “rivoluzione scientifica” (profonda trasformazione nella mentalità) -protagonisti: Copernico, Brahe, Keplero, Galilei, Bacone e Cartesio, Isaac Newton (fondatore della fisica classica) -principalmente nell'Europa del nord: etica protestante stimola lo sviluppo dei traffici e dei commerci e l’innovazione tecnologica → contesto in cui si verifica la rottura definitiva della nuova scienza rispetto alla teologia medievale -anche in città italiane come Pisa, Venezia, Firenze, Napoli e Padova La nascita della scienza “quantitativa” - nuovo metodo ha due elementi fondamentali: 1) l’osservazione sistematica dei fenomeni naturali → l'osservatore si avvale dello sviluppo della tecnica 2) l’applicazione del calcolo matematico al

La filosofia della natura di Giordano Bruno

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  La filosofia della natura di Giordano Bruno: pagine 22-27 La visione del cosmo -egli è artefice della moderna concezione di infinito: l’universo è uno spazio infinito, costituito da infiniti mondi → l’universo ha una causa e un principio primo infinito, identificato in Dio stesso -Dio però è anche il principio razionale immanente nel mondo (percepire Dio come un principio interno al mondo) → in questo senso è anima del cosmo: contiene tutte le idee e dall’interno plasma la materia specificandola negli infiniti esseri che la compongono → → forma e materia, idee e cose, risultano aspetti dell’unica sostanza universale e infinita, rappresentata dalla natura divina -visione Panteista (considerare divinità come totalità delle cose e che faccia coincidere la divinità con il mondo, la natura) -l’uomo, in quanto partecipe dell’ordine dell’universo, può impadronirsi delle sue leggi e conquistarne i segreti La dissoluzione della cosmologia aristotelica -per Giordano